THE VAN HOUTENS: un video ad alta viralità per il nuovo singolo dell'estate

Dall'autoscontro all'autoscatto attraversando miti generazionali a cavallo tra due decenni i Van Houtens, esperti nell'arte di non passare inosservati, decidono di presentare il loro nuovo Singolo Luna Park, fuori dall' 8 giugno per INRI , con un video che vanta la partecipazione di volti italiani tra i più noti nell'universo degli youtubers e delle digital star quali Rama Lila GiustiniIconize, insieme a cori Gospel, giocatori di Rugby e giovani ginnaste sullo sfondo di un nostalgico parco divertimenti.
L'ambientazione scelta dal regista William9 per la produzione Sedici:9 è magica e al contempo surreale tra promesse d'estate, amori adolescenziali e l'omaggio ad un brano senza tempo come Super di Gigi Dag e Albertino: il tutto per assumere il suono perfetto dei ricordi di una generazione cresciuta tra autoscontri, Tagadà e feste di paese in provincia non tradendo una chiara impronta agrodolce di chiara matrice anni 90 dietro un brano dall' inconfondibile stile catchy.
"A maggio nel mio paese arrivava il Luna Park, che chiamavamo “i baracconi”; ci andavamo tutti i pomeriggi dopo la scuola, a respirare quell’aria elettrica che attraversava le catene del cancinculo, le donnine nude dipinte sui furgoni, i videogiochi grandi come un monolocale, le Nike Air con i cuscinetti, le marmitte truccate dei Phantom Malaguti. Per fare colpo sulle ragazze si saliva sul Tagadà, una specie di pentolone roteante, e si cercava di rimanere in piedi senza mai cadere. Io me la cavavo piuttosto bene, ma poi non riuscivo mai a sfruttare questo “tesoretto”: tutte le ragazze che mi piacevano si mettevano con il mio compagno di scuola, quello della 3°F. Lui era un truzzo di quelli che piacevano per davvero, con la sua sigaretta appoggiata all’orecchio, sempre pronto a scatenare qualche rissa - io invece ero tra quelli che si posizionavano abbastanza vicini all’epicentro per poter dire di esserci in mezzo, ma che poi al massimo lanciavano qualche insulto a casaccio e stop. Tutto ciò che si faceva da ragazzini viene mitizzato, distorto, esaltato, ricordato con malinconia; non importa se tu sia il ragazzo della 3°F, la ragazza che piace a tutti, lo “sfigato” che preferisce andare all’oratorio - perché al Luna Park “si vince sempre”. Dopo tanti anni ho scritto una canzone che ha dentro tutto questo; si chiama, appunto, “Luna Park” e spero che vi piaccia. A me piace abbastanza." Alan - The Van Houtens
Alan e Karen sono fratello e sorella. Fanno parte di quel 74% della popolazione italiana che produce musica (dati ISTAT 2015) e cercano in tutti i modi di convincere il restante 26% di cavarsela piuttosto bene. Sono riusciti a convincere McDonald’s, che per due anni utilizza “(It’s a) Beautiful day” come jingle del suo spot tv. Hanno convinto pure Robert Downey Jr., che ha condiviso più volte i Van Houtens sui suoi social. E il grande pubblico? Quello che, per intenderci, l’ultimo concerto che ha visto è stata la recita di Natale della cuginetta che suonava l’inno alla gioia con il flautino? Beh, pare abbia apprezzato la loro hit “John Frog (La Canzone di Giovanni Rana)”, un divertissement presentato nella scorsa edizione di XFactor e diventata un vero e proprio -lo sto per scrivere- “tormentone”. E così hanno convinto persino l’imprenditore veronese, il Re del Tortellino, che avrebbe potuto denunciarli e invece li ha coperti di complimenti e prodotti alimentari. Ora devono convincere pure te, oh giornalista esperto di musica, e non c’è terapia d’urto migliore de loro nuovo album di inediti, in uscita a settembre per INRI.
Fattitaliani

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