Teatro Manzoni, stagione 2016-17: Bouchet, Cléry e Zanicchi inaugurano il 30° anno di attività

Il Teatro non è il pase della realtà… è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco” Victor Hugo

Il Direttore artistico del Teatro Manzoni di Roma, Pietro Longhi è sempre molto attento nella scelta degli spettacoli. “Devono rispecchiare la vita quotidiana o in qualche modo le sorprese che essa a volte ci riserva”. Quest’anno il Manzoni festeggia trent’anni di attività ininterrotta ed apre il sipario il 29 settembre con un tris di donne: Barbara Bouchet, Corinne Cléry ed Iva Zanicchi in Tre donne in cerca di guai di Jean Marie Chevret per la Regia di Nicasio Anzelmo. Nelle passate stagioni, ha fatto sempre Sold out. Si ride dall’inizio alla fine ma lascia anche un messaggio serio. Il 27 ottobre: Carlo Alighiero, Cinzia Berni e Diego Ruiz in scena con Parenti stretti, scritta da Berni e Ruiz che è anche regista. Il tema è la famiglia, i sentimenti, l’incapacità degli adulti a tornare bambini. Il 24 novembre, Il testimone di nozze di Jean Luc Lemoine, un divertente affresco sulle difficoltà dei rapporti di coppia e non solo con Fabio Avaro, Siddharta Prestinari ed Enzo Casertano, diretti da Silvio Giordani. Dal 29 dicembre: Rita Forte che dopo un po’ di anni con Carlo Alighiero, sarà in scena con Pietro Longhi in Il gufo e la gattina. Nel film la gattina era interpretata da Barbara Streisand. Dal 26 gennaio: Patrizia Pellegrino e Pietro Genuardi saranno i protagonisti di Victoire una divertente commedia francese di Dany Laurent che racconta di una donna che per la prima volta subisce un tradimento e reagisce con intelligenza. Non è una commedia alla Feydeau, Il messaggio è che nonostante il dolore provocato dal tradimento, lei riesce a ribaltare i ruoli e ad uscirne vincitrice. Il 23 febbraio: Elena Cotta, Carlo Alighiero e Miriam Mesturino in Un folle amore di André Roussin. Una grande storia d’amore che ci fa capire che” la Vita vale la pena di essere vissuta quando c’è l’amore che è l’unico miracolo che Dio ci ha concesso”. Dal 23 marzo: Pietro Longhi, Gabriella Silvestri con La notte della Tosca di Roberta Skerl per la regia di Silvio Giordani. Uno spettacolo che racconta la perdita dei posti di lavoro. E’ un tema molto serio che l’autrice affronta con grande bravura e fa emozionare il pubblico. La scenografia è stata realizzata da Lollo Zoll Art. A chiudere la stagione saranno Antonio Conte e Gabriella Silvestri che dal 18 maggio saranno in scena con La protesta che racconta di una signora anziana che non vuole più uscire dall’armadio. Per convincerla chiedono aiuto a Don Nono il prete della parrocchia che è più sconclusionato della signora. E’ una commedia sulla famiglia, sui rapporti tra parenti e su come questi legami restino importanti anche quando la vita li rende difficili.

Elisabetta Ruffolo
Fattitaliani

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