Leggo
sul web che l’AMAT (Azienda Municipalizzata Auto Trasporti) di
Palermo ha comunicato che gli assenti dal lavoro per malattia il
pomeriggio della partita Italia- Svezia sono stati 40 su 225 e
quindi, «Poiché l’anomalia registrata oggi è l’ultima di una
lunga serie che danneggia l’operatività del servizio – si legge
nel documento – il CdA ha deciso di segnalare una quindicina di
lavoratori alla Procura della Repubblica».
L’azienda
ha aggiunto che «Si tratta in particolare di coloro che
dichiarano, sempre il pomeriggio, il sabato e la domenica,
malattie improvvise, in alcuni casi anche per 12 giorni
lavorativi nel corso dello stesso mese”.
Il
sindaco Orlando ci mette il carico da undici: «Ho l’impressione
che qualche dipendente dell’Amat non abbia ancora capito che il
posto di lavoro si può anche perdere e che questa Amministrazione ha
avuto tanto riguardo per i dipendenti delle partecipate, quanta
intransigenza con coloro che si ritengono furbi e altro non sono che
degli ignobili e incivili».
Premesso
che l’AMAT ha fatto benissimo, vorrei dire qualcosa.
Questi
dipendenti avevano commesso, per ammissione dell’azienda,
“una lunga serie
di anomalie che danneggia l’operatività del servizio
dichiarandosi ammalati “sempre
il pomeriggio, il sabato e la domenica”,
in alcuni casi anche per 12 giorni lavorativi nel corso dello
stesso mese”.
Scusate,
signori dirigenti dell’AMAT: dite “lunga serie di anomalie”,
sapevate che questi signori si davano malati “sempre di sabato e di
domenica” eccetera...
Ma
che cosa aspettavate per prendere provvedimenti?
Ve
lo dico da ex dirigente d’azienda privata: se avessi tollerato
una “lunga
serie di anomalie”
del genere, mi sarei trovato io immediatamente
senza lavoro e con nessuno disposto ad assumermi, perché un
dirigente deve sapere quello che succede e intervenire
tempestivamente. O ci sono nel vostro settore vincoli e pastoie che
vi impediscono di fare il vostro lavoro? Se è così, li avete
denunciati perché vengano eliminati?
Comunque
vi siete mossi.
Bene.
Abbiamo
anche una bella dichiarazione di Orlando, che comincia ad avere
“l’impressione che
qualche dipendente dell’AMAT non abbia capito che il posto di
lavoro si può anche perdere”.
Molto
bene, anche se non vedo perché Orlando si stupisce, visto
che molti di noi cittadini abbiamo l’impressione che
tantissima gente abbia avuto, negli anni, ottimi motivi per pensare
che il “posto di lavoro pubblico” in Italia non è mai in
discussione - sia che si lavori bene o si lavori male, sia che si
timbrino mazzi di catellini o si vada a fare la spesa in orario di
lavoro, o ci si dia malati per vedersi la partita come in questo
caso.
Certo,
a qualcuno può venire da pensare che il vento a Cinque Stelle che
comincia a soffiare impetuosamente sulla politica italiana stia
smuovendo le acque. O che si comincino a vedere i primi effetti
diretti o indiretti dei provvedimenti annunciati dal governo Renzi
contro i furbetti, che sottolineano le responsabilità di chi
dovrebbe controllare.
In
un caso o nell’altro, l’importante è, comunque, che le cose
comincino a cambiare.
E
allora brava AMAT, bravo Orlando... ora vogliamo vedere il seguito.
A
proposito, sindaco Orlando, un’occhiatina al problema
dell’immondizia per favore. Grazie.
Carlo
Barbieri
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.