MILANO, Fondazione Stelline, dall'8 luglio in mostra "RENZO FERRARI. LE CARTE E I GIORNI 1958-2016"

Alla Fondazione Stelline dall’8 luglio al 31 luglio 2016, sessanta opere di Renzo Ferrari ripercorrono organicamente il lavoro dell’artista, tra i protagonisti dell’arte svizzera del secondo Novecento, considerato uno dei maggiori pittori della sua generazione.

La mostra “RENZO FERRARI. LE CARTE E I GIORNI 1958-2016”, curata da Elena Pontiggia, muove dagli esordi negli anni cinquanta ancora nell’ambito informale; documenta poi le opere del decennio successivo, quando Renzo Ferrari è tra gli esponenti della Nuova Figurazione e si appassiona al simbolismo di Kubin e al surrealismo di Bacon e Sutherland; e giunge fino alle opere più recenti, nei modi di espressionismo che dialoga coi Neue Wilden tedeschi, ma risulta totalmente originale negli esiti.

La pittura di Renzo Ferrari, al di là della ricerca stilistica, si connota per un forte e risentito valore etico. Come scrive Elena Pontiggia nel testo introduttivo Ferrari ”ci pone di fronte alla smorfia del presente e ci spinge a specchiarci (senza moralismo, ma anche senza sconti) nell’essenza drammatica e ridicola del nostro essere, nella fiera delle vanità della nostra cultura”.

La mostra si apre con la dimensione intimista e riflessiva delle carte che scandiscono la cronologia e il senso del tempo, traducono il bisogno di registrare, interpretare e giudicare quanto accade nella realtà, per arrivare a una selezione di opere nuove di grande formato, dove la fisicità del disegno acquista una evidenza assoluta, rappresentando la sua indagine sul mondo.

Accompagna la mostra il catalogo Skira Le carte e i giorni 1958/2015 (2016), a cura di Elena Pontiggia con un saggio di Luca Nicoletti, che si aggiunge al volume Opere grafiche 1958/2013 (2013), anch’esso disponibile al bookshop.



BIOGRAFIA
Renzo Ferrari nasce l'8 febbraio 1939 a Cadro, presso Lugano, nel Canton Ticino. Si forma a Milano, dove frequenta il liceo artistico e successivamente l'Accademia di Belle Arti; fra i suoi insegnanti a Brera figurano Luigi Santucci, Guido Ballo, Pompeo Borra, Luciano De Vita, Gianfilippo Usellini. Le sue prime opere sono ancora legate alla stagione dell’informale, evolvendo, poi, verso un tentativo di amalgamare la figura - matrice inconfondibile del suo iter creativo - con lo spazio reale e mentale. Nel 1974 gli viene conferito il Premio Feltrinelli per la pittura nell’ambito della XVIII Biennale regionale d’arte della Città di Milano. La Civica Galleria d'Arte Villa dei Cedri di Bellinzona presenta nel 1990 un'ampia antologica comprendente la produzione del ventennio tra il 1970 e il 1990; nel 1999 presso la stessa sede è inaugurato il Fondo Ferrari. La recente produzione dell'artista è oggetto di numerose esposizioni presso il Museo Epper di Ascona (1993), Palazzo Sarcinelli di Conegliano (1995 e 1998), il Broletto di Como (2003) e il Museo Civico di Belle Arti di Lugano (2004), oltre all’ultima importante retrospettiva “Renzo Ferrari. Visioni nomadi” realizzata tra il 2014 e il 2015 al Musée d’art e d’histoire di Neuchâtel e al Museo Cantonale d’Arte di Lugano.
Nel 2009 riceve il Premio Morlotti alla carriera. Le opere di Renzo Ferrari figurano in raccolte pubbliche (Civica Raccolta Bertarelli e Museo della Permanente di Milano; Museo Civico di Belle Arti e Museo Cantonale d'Arte di Lugano; Civica Galleria d'Arte Villa dei Cedri di Bellinzona; Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma) e in collezioni private sia in Svizzera che all'estero.


RENZO FERRARI. LE CARTE E I GIORNI 1958-2016
Milano, Fondazione Stelline, C.so Magenta 61

8 – 31 luglio 2016 
Inaugurazione 7 luglio, ore 18.30
Da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Ingresso libero
Per informazioni:
02.45462411

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