La Sicilia brucia: Piromani? Col cavolo

Se la Sicilia brucia, non prendiamocela con i "piromani", ossia con quei poveretti che appiccano incendi perché affetti da una malattia mentale che li costringe a farlo. 

O perlomeno, i piromani veri ci saranno pure, ma penso siano rarissimi. 
Secondo me i responsabili sono soprattutto membri di due categorie: gli incivilo-imbecilli e i criminali.
Quella degli incivilo-imbecilli è una fauna subumana che considera il territorio una specie di discarica-terra di nessuno pronta ad accogliere tutto quello che non gli serve più: dal televisore rotto al divano, dal sacchetto dell'immondizia alla bottiglia di birra vuota. Particolarmente pericolosa ai fini degli incendi, fra questi, la sottospecie "sub-homo fumans", immediatamente riconoscibile dall'abitudine di buttare mozziconi di sigaretta dall'auto senza pensare che l'erba secca ai bordi della strada è un innesco perfetto. 
E i criminali? Chi sono?
Carissimi, provate a chiedervi, come ci hanno insegnato i nostri avi, "cui prodest?" - chi ci guadagna con gli incendi? - e qualche sospetto vi verrà. 
Mi auguro che venga anche alla Magistratura, e che la nostra Giustizia sappia andare fino in fondo. 
Perché la gentaglia che crea questi disastri per fare qualche soldo, distrugge la natura che è ricchezza collettiva, fa male alla proprietà pubblica e alla proprietà privata, e rischia addirittura di uccidere uomini, donne e bambini. 

Carlo Barbieri  

Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, UltimaVoce, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata che ha ospitato articoli di Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro le raccolte di racconti “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non” e "Uno sì e uno no", i gialli “La pietra al collo”, ripubblicato da IlSole24Ore, “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco), "Il marchio sulle labbra" (premiato al Giallo Garda) e “Assassinio alla Targa Florio". Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV e al V Premio di letteratura umoristica Umberto Domina,  alla VII edizione del Premio Città di Sassari, al Premio Città di Torino e al Fogazzaro. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.
Fattitaliani

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