TORINO FILM FESTIVAL, PREMIO CIPPUTI A “IL SUCCESSORE” DI MATTIA EPIFANI

Appena reduce dal successo all’IDFA di Amsterdam, il più importante festival internazionale del film documentario, Il Successore racconta la vicenda di Vito Alfieri Fontana, un ingegnere ex proprietario di una azienda pugliese specializzata nella progettazione e vendita di mine antiuomo. In seguito a una profonda crisi esistenziale l’ingegner Fontana mette in discussione se stesso, il suo lavoro e i rapporti con la sua famiglia. Decide allora di intraprendere un viaggio verso gli ex teatri di guerra della Bosnia Erzegovina dove ancora oggi squadre di minatori sono attive nella bonifica dei terreni.

“Sono orgoglioso che Torino mi abbia regalato questo  premio particolarmente legato all’attualità della condizione umana, del lavoro, della società civile. Questa non è la classica vicenda di redenzione ma il racconto di un uomo che ha rinnegato se stesso per darsi una seconda possibilità”, sottolinea il regista Mattia Epifani.
E sul Premio Cipputi assegnato a questa produzione messa in piedi dall’Apulia Film Commission  il suo Presidente Maurizio Sciarra commenta con soddisfazione:
“Si tratta di un lavoro realizzato grazie ai fondi del Progetto Memoria, un bando indirizzato alla produzione di piccoli grandi film con l’obiettivo di realizzare e promuovere il documentario di narrazione. Questa nuova affermazione in una rassegna così importante ci rafforza a proseguire sulla strada degli incentivi a film diversi per stili e linguaggi, modelli che ci proiettano in vetta ai festival come al box office.”

L’autore Mattia Epifani, 30 anni, leccese, lavora dal 2004 come regista, montatore e operatore. A partire dal 2010 ha diretto quattro documentari (Rockman, Ubu R1 e, The Best, Il Successore) tutti selezionati da rassegne di rilievo non solo nazionali. E’ socio  della casa di produzione Muud Film.
Fattitaliani

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